venerdì 9 marzo 2012

gatti e libri

Nella mia biblioteca ben cinque scaffali sono dedicati ai libri che, in qualche modo, parlano di gatti. Non mi sono mai presa la briga di contare quanti sono i volumi; mi riprometto ciclicamente di stenderne  un elenco ben ordinato ma finora non ho realizzato il proposito. Dimensioni, provenienza, contenuto dei libri sono quanto mai vari: si va dalle storie per bambini riccamente illustrate con uno o più mici come protagonisti ai volumi di tipo enciclopedico che raccolgono tutte le informazioni, le curiosità, le notizie utili per un amante dei felini domestici, ai libri fotografici, alle opere che si occupano di specifici temi come "il gatto nell'arte" o "la psicologia del gatto". Buona parte di essi è in italiano ma ve ne sono anche in inglese, francese, tedesco, e addirittura in giapponese (frutto di un viaggio di mio marito nel Paese del Sol Levante), in portoghese (idem dal Brasile), in ceco. Ho cominciato la raccolta una trentina d'anni fa: ogni volta che si visitava una città, o si curiosava in un mercatino, era d'obbligo cercare qualche libro per rimpinguare la collezione. Sparsasi la voce, anche gli amici talvolta riportavano dalle loro trasferte all'estero qualche rarità.
 Non posso parlare di tutti i volumi, ma ne citerò qualcuno in base a criteri assolutamente personali. Ecco ad esempio "Mi Mi le fierot", in francese ma pubblicato a Pechino nel 1979 dalle "Editions en langues étrangères" e acquistato a Parigi nel settembre 1986 (fa fede la data da me scritta sul frontespizio): storia di un gatto dipinto che decide di uscire dal quadro e di andarsene in giro vantandosi di essere il più bel gatto del mondo; la sua superbia però verrà umiliata e alla fine capirà che se è così bello è merito di chi l'ha disegnato, di chi ha prodotto i colori e la tela... insomma, una favoletta pedagogica per esaltare il lavoro collettivo, decisamente molto cinese! Un altro curioso libretto, stavolta tedesco, "Katzen Flohmarkt" raccoglie immagini dei più disparati oggetti rappresentanti gatti: statuine, portacenere, scatolette di fiammiferi, cartoline, insegne di negozi... Pubblicato a NewYork è invece "The cat made me buy it!", con moltissime illustrazioni pubblicitarie d'epoca in cui un gatto aveva il ruolo di "testimonial"  Tra i prodotti reclamizzati, sigari, saponi, calze e perfino la Coca Cola. Voglio ricordare il volume "L'univers du chat", ricco di bellissime illustrazioni, soprattutto per le circostanze singolari grazie alle quali ne entrai in possesso: si tratta del "compenso " per la traduzione dal francese da me fatta qualche anno fa del complicatissimo testamento che la zia , vissuta a Parigi per molto tempo,  di una coppia di amici, aveva lasciato. Molto più semplicemente è stato acquistato in una libreria della mia città  "Joseph e Chico",  la storia di papa Benedetto XVI raccontata da un gatto! Si tratta di un grosso soriano realmente esistito che viveva nella casa accanto alla quale Joseph Ratzinger trascorreva le vacanze quando era cardinale, e per il quale il futuro Papa pare avesse una speciale predilezione.
Se dovessi dire a quale dei libri contenuti nei cinque scaffali sono più affezionata, credo che ne sceglierei due. Uno, "Tre gattini e una civetta", era la passione di mia figlia maggiore che mi chiedeva insistentemente di leggerglielo e che un giorno riuscì a strapparne in parte una pagina, la quale fu poi riparata da me con il nastro adesivo che ancora si può vedere assieme alla scritta "Lucia ruppe, la mamma restaurò-26/3/87". L'altro, "The church mice at bay", acquistato a Londra nel 1985, è una storia deliziosa piena di humour britannico, con illustrazioni piene di particolari irresistibili  e con protagonista il gattone rosso del reverendo, alleato con i topi per rendere la vita impossibile  (riuscendo alla fine a farlo scappare) al giovane sostituto del pastore che ha portato nuove abitudini non gradite in canonica.
La mia collezione ha il pregio di  accoppiare due delle mie grandi passioni, libri e gatti appunto. Se poi mi siedo in poltrona tranquilla e rilassata a sfogliare uno di questi bei volumi con accanto Emily che fa le fusa, beh, è un momento di quasi perfetta felicità!
rosy

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